domenica 16 settembre 2012

DISTOPIE Collettiva d'arte contemporanea a Verona dal 15 al 30 settembre


DISTOPIE

Matteo Cuccato / Daniele Denaro / Stefano Lonardi / Gianpaolo Spagnoli / Matteo Tonoli
A cura di Enrico Padovani
Collettiva d'arte contemporanea
Genere: arte contemporanea
Inaugurazione: sabato 15 settembre 2012 dalle ore 18.00 alle ore 22.30
Periodo: Dal 15 al 30 settembre 2012
Orari: Venerdì-sabato-domenica dalle 17.00 alle 22.30
Ex Mercato delle Pesche
Piazza della Repubblica - Valeggio sul Mincio, Verona
Con il Patrocinio del Comune di Valeggio sul Mincio
L'uomo insegue nel corso della storia una società perfetta immaginata come utopia nel reale. Questo desiderio si tramuta spesso, come in uno specchio nero, nel suo opposto: la distopia.  Cinque artisti, Matteo Cuccato, Daniele Denaro, Stefano Lonardi, Gianpaolo Spagnoli e Matteo Tonoli, affrontano il tema da diverse prospettive avvalendosi di installazioni, performance, video, e dipinti.
A partire da sabato 15 settembre, nel vasto complesso dell'ex Mercato delle Pesche di Valeggio sul Mincio (Verona), una collettiva di cinque artisti esplora in molteplici direzioni il tema della distopia, genere letterario che partendo da Herbert George Wells, Aldous Huxley  e George Orwell ha influenzato il Novecento con continui sconfinamenti nel cinema, nel fumetto, nella poesia, nel teatro e nell'arte.
Appena entrati i visitatori saranno accolti da un'opera-logo di Matteo Cuccato, in una commistione tra spot pubblicitario e presenza virtuale a rimarcare l'interrogativo sulla presenza attiva/passiva del visitatore, mentre le opere di Stefano Lonardi, intimiste e espressioniste, porteranno a considerare i valori dell'inconscio personale e delle paure collettive con pitture e disegni dal tratto incisivo e immediato.
Il giorno dell'inaugurazione il pubblico sarà inoltre chiamato a prendere attivamente parte a Perform-Azione, installazione performativa posta al centro della navata principale e presentata da Daniele Denaro, dove ogni singolo partecipante darà il suo personale contributo alla realizzazione pratica (e ideale) dell'opera d'arte. In parte collegato all'installazione, Siam pronti alla morte è un'immagine-shock sul tema del conformismo addizionale sulla nostra società mentre Matteo Tonoli in Just die't induce a una riflessione sul tempo libero e sulle dinamiche comportamentali dell'uomo moderno, oberato da mete e traguardi irraggiungibili ma incoraggiati dalla società. Due grandi tele-icone di Matteo Cuccato mostrano il lato commerciale e autopromozionale, quasi da fashion magazine, di contesti legati al mondo della spiritualità.
Alla fine del cannocchiale ottico formato dai pilastri dello stabile, il lavoro di grande effetto coloristico e materico di Gianpaolo Spagnoli, L'ego, introduce al tema della distopia in politica e i suoi Microcosmi, un focus sulla realtà dell'infintamente piccolo, sono accanto al ciclo La vita differenziata che analizza lucidamente i contrasti e i controsensi dei rapporti umani e della vita quotidiana attraverso titoli che sono micropoesie, come L'imprevedibile bellezza del volo della farfalla e Due solitudini non fanno una compagnia ma una solitudine al quadrato.
In mostra presenti anche due video: un primo di Matteo Cuccato e Gianpaolo Spagnoli riverserà effetti sonori stranianti sugli spazi dell'esposizione, mentre un secondo video di Daniele Denaro mostrerà gli effetti apocalittici di un futuro forse non troppo lontano, dominato da desolazione e morte. Un'installazione di Gianpaolo Spagnoli, Fine delle trasmissioni, un improbabile pendolo di Newton rivisitato attraverso la tematica distopica, porta il pubblico a riflettere sulla spettacolarizzazione dello sport e sui meccanismi ormai di consumo dell'industria dell'entertainment.
I cinque artisti sono poi chiamati in un confronto comune nel progetto curatoriale di Distòpia, nuova geografia fisica e politica di un'umanità in cerca di illusorie utopie che, fatalmente, falliscono risolvendosi in distopie.

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